Che cos’è un angioma e quali sono le cause?

L’angioma cutaneo è un’anomalia vascolare benigna che riguarda in genere vasi sanguigni superficiali. Queste macchie sulla cute hanno un’origine vascolare o linfatica e secondo della loro dimensione e colore possono assumere forme più disparate, si parla infatti di angioma piano, stellato, rubino, ecc. L’area più colpita da queste neoformazioni è la regione testa-collo.

La rimozione dell’angioma con il laser

La seduta di terapia laser per la rimozione dell’angioma avviene in breve tempo e non necessita di particolari preparazioni, se non la precauzione di evitare il sole nelle settimane precedenti e successive al trattamento ed evitare farmaci che aumentino la sensibilità alla luce. La terapia è rapida, avviene senza anestesia e non comporta l’interruzione delle normali attività quotidiane per il recupero post trattamento. Il flusso di luce del Laser Nd-Yag viene direzionato attraverso la pelle direttamente contro la parete del vaso sanguigno da colpire. Il paziente avverte un leggero bruciore, dolore comunque sopportabile e momentaneo. Nei giorni successivi possono formarsi delle lievi e minime croste superficialmente al capillare trattato, che nell’arco di pochi giorni si risolvono completamente. Dopo una serie di trattamenti con il tempo l’angioma diventerà progressivamente invisibile.

Il laser Nd-Yag viene prodotto da un cristallo composto da neodimio, ittrito, alluminio e granato. Emette raggi infrarossi e ha uno spettro che viene assorbito dal nero, rosso scuro, blu, marrone, fatto che lo rende ideale per il trattamento degli angiomi, piani congeniti e angiomi rubino, couperose, capillari e piccole varici, ectasie venose. L’ampio spettro della tecnologia di luce combinata consente di scegliere la lunghezza d’onda appropriata allo specifico trattamento. La versatilità di tale apparecchiatura permette di trattare diverse lesioni vascolari, poiché è possibile modificare la profondità di penetrazione in base al problema e al distretto corporeo. L’azione del laser Il laser Nd-Yag agisce attraverso i tessuti colpendo la vena sofferente senza la necessità di incidere la pelle, grazie al principio di foto-termolisi selettiva che consente di coagulare solamente la lesione. Nello specifico l’energia luminosa del laser a Neodimio (Nd-Yag) viene assorbita dalla colorazione scura della teleangectasia o della piccola varice e trasformata in calore solamente in prossimità del bersaglio da colpire. In questo modo la temperatura del sangue viene portata ad un livello maggiore rispetto a quello di coagulazione, in modo da provocare la progressiva riduzione del capillare o della lesione vascolare. La conseguenza è che il colore rosso-bluastro che indicava la presenza del problema viene attenuato e progressivamente sparisce nell’arco di due o tre sedute cadenzate di un mese l’una dall’altra.

Il laser KTP

Il laser Neodimio-Yag 532nm KTP ultra pulsato consentono di eliminare in maniera selettiva le lesioni vascolari cutanee (teleangectasie, couperose, angiomi piani più o meno estesi e vene reticolari profonde) del volto, del tronco e degli arti inferiori.

La selettiva vaporizzazione dei globuli rossi ed il collasso dei vasi irradiati permette di lasciare integra la cute sovrastante.

L’obiettivo dei trattamenti con laser ktp è di sfruttarne la selettività d’azione e quindi di evitare o almeno ridurre i possibili danni ai tessuti sani; a tal fine è necessario utilizzare la minima quantità di energia che possa risultare efficace per la correzione di una determinata lesione.

L’utilizzo del laser Neodimio-Yag 532nm KTP offre la possibilità di trattare i più comuni inestetismi cutanei del volto agendo contemporaneamente in superficie sulle macchie brune e le angectasie capillari stimolando la produzione di collagene e promuovendo la retrazione della pelle nel derma profondo.

Esecuzione

  • Anestesia: necessaria solo in casi rari l’applicazione di crema anestetica
  • Durata: da 15 a 45 minuti
  • Lesioni estese (angioma capillare piano ed eritrosi):
    • 1^ seduta: vengono eseguiti dei test su piccoli settori di cute utilizzando energie di diversa intensità.
    • 2^ seduta: a distanza di 3-4 settimane dalla prima: controllo dei risultati dei test al fine di identificare l’intensità di energia adeguata per la correzione del difetto evitando danni (piccole ustioni) alla cute.
  • Couperose, aree di capillari dilatati agli arti inferiori: non vengono effettuati test; si procede erogando un livello di energia non eccessivo in una o più sedute successive fino ad ottenere il risultato desiderato. Ad un unico trattamento “aggressivo”, vengono preferiti più trattamenti, riducendo al minimo i possibili rischi di lesioni temporanee.

Preparazione

  • il trattamento non può essere eseguito con la pelle abbronzata

Periodo post-trattattamento

  • Correzione di lesioni del volto (courpose, capillari, macchie)
    • Protezione solare
    • Rossore e lieve gonfiore della zona trattata per alcune ore
    • Protezione solare
    • Evitare attività sportiva per 3 giorni ed iperattività sportiva con gli arti inferiori per 1 mese circa.

Possibili complicazioni

  • Eritema (colorito rosa acceso della pelle): possibile conseguenza nel trattamento di zone estese; regredisce spontaneamente nel corso di alcune settimane. Può persistere più a lungo a causa dell’esposizione a temperature eccessivamente calde o fredde.
  • Discromie: minuscole iperpigmentazioni e/o ipopigmentazioni : l’utilizzo di creme a filtro solare rende minimo il rischio di tale evenienza.
  • Formazione di minuscole bollicine: la guarigione è spontanea nel corso di 3-5 giorni.

Risultati e loro durata

I risultati ottenibili con metodiche laser variano da persona a persona in relazione al tipo di lesione, alle sue dimensioni e profondità rispetto alla cute, al tipo di carnagione e alla presenza di abbronzatura. Per tale motivo potrebbe essere necessario ripetere i trattamenti modificando la loro intensità.

In molti casi la comparsa di dilatazioni capillari è provocata, in soggetti predisposti, dall’esposizione della pelle al sole intenso o a temperature estreme. Se da un lato i trattamenti con laser possono eliminare definitivamente gli inestetismi, dall’altro non possono eliminare il rischio della ricomparsa delle lesioni qualora il paziente si esponga nuovamente alle già riferite “situazioni a rischio” senza le adeguate protezioni (creme a filtro, creme protettive).

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