La macula è solo una piccola parte della retina e si trova centralmente nella parte posteriore del globo oculare. Essa costituisce la struttura che serve a formare la parte centrale della visione, quella, cioè, più nitida e più dettagliata.

Per questa raffinata funzione la macula viene anche della… “l’occhio dell’occhio”! Il resto della retina serve invece a formare la parte periferica dell’immagine, quella meno dettagliata.

Pertanto quando la macula si ammala l’occhio non vede più, o non vede più bene, i particolari delle immagini, mentre continua a percepire le parti più periferiche, quelle che risultano, appunto, più sfuocate.

Il danno maculare comporta un’alterata visione dei colori e del contrasto, una deformazione e la sensazione della scomparsa di una zona d’immagine.

Nei casi più gravi si percepisce una vera e propria “macchia nera”. La degenerazione maculare può colpire un solo occhio o entrambi, anche se ciò potrebbe accadere in tempi diversi.

La degenerazione maculare legata all’età (in sigla DMLE o AMD) è una patologia molto invalidante,in quanto riduce l’acuità visiva necessaria per l’attività lavorativa e di relazione, ma soprattutto per la guida.

È considerata la principale causa di cecità dopo i 60 anni con oltre 31 milioni di malati in tutto il mondo: solo in Italia si contano circa 68 mila nuovi casi ogni anno.

Quali sono le cause

Le cause sono una combinazione di fattori genetici e di fattori ambientali. La loro interazione si presenta col progredire dell’età e determina un invecchiamento dei tessuti della retina.

Questo si manifesta col deposito di pigmento nella macula stessa. Infatti, anche se la luce è fondamentale per la visione, essa, in alcune situazioni, può deteriorare la macula.

Quando i raggi ultravioletti (UV) penetrano nell’occhio e interagiscono con l’ossigeno si formano delle molecole particolarmente aggressive, denominate radicali liberi, che danneggiano i coni ed i bastoncelli deputati alla visione.

Dalle cellule danneggiate si producono materiali residui che si accumulano nello spessore della macula stessa, formando dei cumuli giallastri chiamati drusen che interferiscono con un corretto scambio di sostanze nutritive contribuendo alla degenerazione delle cellule sensoriali retiniche e alla perdita di capacità visiva.

Oggi la patologia può essere trattata con successo con il nuovo Laser 2RT. Questo trattamento è indicato soprattutto nei casi clinici in cui la lesione retinica, che determina questa patologia, è nella zona centrale della macula, e quindi non trattabile con altre terapie laser. Il Laser 2RT, infatti, è un laser “sottosoglia”, non determina cicatrici, va eseguito con un numero di spot che possono variare da 80 a 100 ed il trattamento va eseguito in media periferia retinica, con estrema sicurezza per evitare danni alla macula.

Una terapia efficace é rappresentata dall’utilizzo del Laser 2RT

 

 

 

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